Heat Wave - Richard Castle

Da quando ho incominciato ad avvicinarmi a Castle, il mio amore per l'orrido mi spinge a voler prendere anche i libri, un trash cimelio che sicuramente mi elettrizzerebbe un sacco. Probabilmente la casa editrice è certa del fatto che al mondo ci siano un sacco di persone che, come me, sarebbero in grado di comprare tutto a scatola chiusa, giusto perchè c'è scritto Richard Castle sopra, dimenticandosi che non esiste proprio nessuno Richard Castle al mondo che faccia lo scrittore e che abbia scritto questi libri. Il prezzo del cartaceo si aggira intorno ai 15 €, quello dell'e-book sui 7€... questo sinceramente ha fermato la mia frenesia più di una volta. Mentre attendo di trovare l'offerta che faccia il mio caso all'usato, ho deciso di approfittare della grande innovazione elettronica appena entrata in casa mia (leggasi e-reader) per scaricare da Amazon gratuitamente il primo capitolo e incominciarmi a fare un'idea, decidere se insistere o desistere dall'intento. 
Credo che arrivati ad un certo punto non si tratta soltanto di avere il naso all'insù o di voler rimanere attaccata ai classici, anzi. La mia ignoranza ai classici credo sia stata messa in chiaro più e più volte, sono in grado di leggere tutto quello messo nero su bianco in caratteri quantomeno comprensibili, non sono sempre alla ricerca del romanzo impegnato, ma forse a tutto c'è un limite. E' chiaro che riprendere nomi e personaggi di un telefilm ha del prettamente commerciale, ma l'impegno pari a zero che c'è dietro mi innervosisce parecchio. 
Da un lato capisco anche chi ha scritto tutto questo, probabilmente qualche stagista malpagato o, addirittura, qualche neo laureato con un contratto a progetto, già certo di non comparire neanche tra i ringraziamenti ma in grado di fornire materiale commerciabile in almeno 3 continenti: una persona del genere potrebbe anche non avere affatto ispirazione per tirare giù 300 pagine di alta letteratura, ma chi ha revisionato il prodotto non ha provato neanche un minimo di rimorso nel mettere in circolazione un simile impasto di banalità? Frasi non più lunghe di un paio di righe, dialoghi imbecilli a riempire un vuoto cosmico narrativo ed una struttura che rende piatto qualsiasi avvenimento. Non è sempre il caso di spiegare una virgola, magari ci si può girare intorno, magari lo puoi lasciare intendere, magari puoi usare un sottotesto che lasci nel lettore quel leggerissimo alone di mistero tale da porre la tensione giusta per procedere con lo svolgimento della storia. Vediamo se riesco a spiegarmi:
"è tessuto lacerato. L'esperto della scientifica dice che dopo averlo analizzato risulterà sicuramente denim blu. La vittima non portava jeans, perciò apparteneva a qualun altro".
A parte che se non lo ha ancora analizzato credo che nessuno (men che meno un agente della scientifica) si esprimerebbe mai in termini di certezza, ma davvero questo dialogo vuole sembrare reale? Chi mai si esprimerebbe così? 
Rook s'inginocchiò accando a lei per guardare. "A quel qualcuno che lo ha buttato di sotto".
Certo, c'erano ancora dei dubbi.
Heat annuì, così come Rook.
Due imbecilli: dicono cose ovvie e passano ore a dirsi bravo a vicenda, fieri della propria sagacia.
Si voltarono l'uno verso l'altra e lei fu leggermente allarmata da quella vicinanza, anche se non arretrò. Faccia a faccia con lui, nel caldo, resse il suo sguardo e osservò la danza della luce riflessa nei suoi occhi. Poi chiuse i propri. Oh merda, pernsò, ma che mi è preso? Non posso essere attratta da questo tipo. Mai e poi mai.

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