Corte Appello di Genova - Esame d'avvocato

E' giunto il momento in cui occorre accantonare tutta la finzione scenica legata ai Giochi senza frontiere per parlare chiaramente a chi vuol stare ad ascoltare.
Il titolo ha questa esatta funzione, rendere facilmente accessibili le informazioni che andrò ad elencare qua sotto a chiunque le volesse cercare in modo da offrirle, a chiunque dovessero servire, per abbattere qual muro di carta velina che sembra voler ricoprire questo genere di situazioni. Come se dovesse sempre essere necessario presentarsi del tutto impreparati anche alle piccole situazioni.
Una delle maggiori difficoltà, giunti ad un certo punto della preparazione, era reperire tutta quella serie di informazioni che parevano irraggiungibili, come celate dietro ad un muro d’omertà dove chi sa non risponde e chi non sa finge di non curarsene. Dove si finisce per credere che, comunque, se nessuno ha parlato sino a questo momento, è perché prima o poi verranno offerte tutte le indicazioni del caso. Sbagliato. Questo esame è già abbastanza difficile di per sé, se anche non si trascorrono le ultime giornate di preparazione a domandarsi che fine verrà fatta fare al proprio cellulare direi che va bene comunque. Partirei quindi con ordine, dalla prima delle giornate, quella che andrò a chiamare
La giornata - 1: consegna codici
Paura nella città dei morti viventi
Inutile domandarsi quanta coda si farà, quanto pignoli saranno nel cercare scritte, scrittine, segni di riconoscimento o altre amenità. Addirittura c’è chi ti consiglia di fare tranquillamente delle sottolineature a matita, di scrivere tranquillamente numeri o numeretti (effettivamente, a rigor di regolamento, e vietato scrivere parole, non numeri) e, male che vada, se ci si trova davanti ad una commissione leggermente più severa della media, ci si porta una bella gomma e si cancella tutto, rendendo il codice perfettamente nuovo ed intonso. Cazzate.
Il giorno della consegna codici cani e porci potranno accedere alla sala d’esami. Nessuno si preoccupa di te, chi tu sia e cosa ci faccia li. All’interno tutti i banchi, in ordine più o meno alfabetico, giusto per essere certi che due cognomi uguali non si trovino vicini. E giusto per rendere la ricerca del banco ancora più difficile. Quando si entra per la prima volta nell’aula, giusto per prendere bene le misure con la questione, viene istintivo controllare se il primo banco vicino alla porta ha la A o la Z. O per lo meno, a me e parso normale, giusto per capire quanto più il là dovermi immergere. Si avvicina un tizio sospettoso e mi chiede “che lettera cerchi?” - La F! - "Ah, allora vai più avanti". Grazie. E, trolley in spalla, si inizia la ricerca spasmodica della propria isola felice. Intorno a te, tutta un altra serie di soggetti trolley muniti, continueranno ad andare su e giù, a destra e a sinistra, come biglie impazzite, alla ricerca della propria meta.
Quando sarete arrivati al banco, prendetevi un punto di riferimento, uno qualsiasi ma che sia ben chiaro ed ed evidente da lontano. Nei successivi tre giorni avrete modo di perdervi almeno un altra manciata di volte, vedete di ridurre in qualche modo il caos calmo dentro di voi.
Trovato il banco bisognerà lasciare tutto il materiale in proprio possesso al di sopra, codici, codicini, leggi e quello che ci si vuole portare... ed andarsene, senza se e senza ma, cosi, come se su quel banco non ci fossero beni materiali per almeno 500 Euro del proprio patrimonio, come se un praticante medio quei 500 Euro non avesse impiegato almeno un paio di mesi a guadagnarseli. Solo la mattina dopo scoprirete se vi hanno rubato tutto o se il tutto e ancora li ad aspettarvi. Se i commissari sono stati clementi con i tuoi beni o se invece pretenderanno di anticiparvi l'era del tutto senza codici, cosi, solo per voi.
Regole generali rispettate quest anno. Niente dizionari. Questi sono stati tolti dai banchi e posizionati strategicamente sul tavolo della commissione, chi vorra utilizzali dovra alzarsi, compiere pubblica sfilata d'umiliazione e andare a colsultarli davanti a tutti. Niente giurisprudenza stampata, per qualche assurda ragione se una sentenza te la stampa il sig. Giuffrè e te la fa pagare 150 euro in un bel fascicoletto rilegato in pelle umana, va bene. Se la stessa sentenza te la stampi te e te la vuoi portare dietro, allora no. Non va bene. Non si tratta neanche di una caccia alle streghe contro il materiale stampato a casa, per evitare che tra una massima e l'altra venga stipato l'inverosimile. Perche le leggi, aggiornamento o quello che più poteva sembrare utile, invece e stato lasciato.
Questione trolley. Si narra che in anni diversi le cose siano andate diversamente. In ogni caso, anno 2014, i trolley sono stati fatti lasciare, per chi lo volesse, all'interno del palazzetto, in un ala apposita allestita per l'occasione, divisi per lettera in modo che non fosse difficile, alla fine della manfrina, andarlo a riprendere, trovarlo e portare via i propri umili resti.
Non e necessario, sin dal primo giorno, portarsi dietro e lasciare gia sul banco, ogni altro elemento necessario per i giorni successivi, acqua, cibo e cancelleria. Questi potranno essere tranquillamente essere portati le successive mattine e dovranno passare il vaglio degli agenti all ingresso.

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